<< "When we teach computers to write, the computers don’t replace us any more than pianos replace pianists," Goodwin suggests. "In a certain way, they become our pens, and we become more than writers. We become writers of writers." All this hints at a continuing collaboration of humans and technology in creative endeavors. >> Ross Goodwin
Ross Goodwin. Adventures in Narrated Reality. New forms & interfaces for written language, enabled by machine intelligence. Mar 18, 2016.
Jason Dorrier. An AI Wrote This Short Film—and It’s Surprisingly Entertaining. Jun 10, 2016.
FonT: << the computers don’t replace us any more than pianos replace pianists >> afferma Ross; ho idea che l'opinione di Ross circa i futuri rapporti tra AI-CPU e Umano siano illusori ...; un pianoforte nel suo stato fondamentale, di quiete, e' un oggetto inerte, anche se nelle sue parti in legno probabilmente "conserva" memoria di tracce dei suoni che sono stati (attraverso lui) generati, quindi del "colore" musicale dei pianisti che lo hanno utilizzato spesso; una AI-CPU non e', non puo' essere inerte; non solo "conservera'" tracce di storiche specifiche interazioni, ma sara' in grado di elaborare tali informazioni in tempo reale con le successive e di integrarle con immense banche dati; ho idea che il rapporto tra AI-CPU e Umano, almeno nel 99% dei casi, evolvera' in qualche forma non dissimile dai rapporti che inevitabilmente si instaurano tra infermiere psichiatrico e assistito solo parzialmente psico-neuro- autonomo; situazione questa che mi sembra del tutto differente dalla ipotesi di Ross circa l'umano << writer of writer >>; in ogni caso senz'altro si vedra' di quanto saranno efficaci nell'interazione "asimmetrica estrema" tra uomo e macchina "intelligente" i "moduli" a carattere "compassionevole" ... e se, eventualmente, si auto-assembleranno "moduli" con altre differenti specificita' ...
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